È difficile identificare con esattezza il momento in cui l’individuo inizia a percepire le esigenze e i bisogni tipici di ciascuna fascia di età. Questo ancor di più quando si parla di over 50/60: la consapevolezza di essere “over” non è ancora piena, forse se non che per la presenza di qualche disagio funzionale che, ad esempio, impedisce una relazione sociale.
La nostra cultura sociale si fonda e si forma su criteri di prossimità, sullo sviluppo di legami e relazioni con gli individui più vicini, dai familiari ai compagni di scuola ai colleghi. Bisogna fare propria l’idea che l’invecchiamento e la malattia fanno parte della propria vita, anche perché ciascuno, nella maggior parte dei casi, sperimenta nel corso della sua esistenza tanto la nascita, quanto la vicinanza di un ammalato, di un disabile, di un anziano.
Dunque, accanto a questa indiscutibile verità, è indispensabile che ciascuno si impegni ad affrontare la “complessità” della propria vita over 50/60 in tutte le sue forme, offrendo a se stesso soluzioni in funzione dei propri bisogni.
L’invecchiamento rappresenta una delle sfide maggiori per l’Europa moderna, benchè nella maggior parte dei 27 Paesi europei la percentuale della popolazione composta da chi ha superato i 65 anni sia pari al 16%.
Cinquant’anni fa la maggior parte della popolazione moriva prima di compiere 50 anni, oggi l’aspettativa di vita media a livello globale è di oltre 65 anni, secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Comunque, più che l’aspettativa di vita, quello cui si deve prestare maggiore attenzione è l’aspettativa di salute.
Secondo l’OMS, l’aspettativa di salute è: “l’aspettativa di vita in buone condizioni di salute, che corrisponde al numero medio di anni, che una persona può aspettarsi di vivere in tali condizioni”.
È necessario sottolineare che l’invecchiamento non è un processo strettamente correlato ai dati “anagrafici”; esistono differenze significative correlate agli stili di vita e alle condizioni di salute di ciascun over 50.
Secondo la gerontologia, la qualità della vita degli over 50 dipende dai seguenti fattori:
a) Attività mentale;
b) Attività fisica;
c) Alimentazione sana;
d) Integrazione sociale.
La scienza è unanime nell’affermare che la rapidità di invecchiamento può essere influenzata significativamente dall’adozione di uno stile di vita sano e attivo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’invecchiamento attivo come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza, per migliorare la qualità della vita della popolazione durante l’invecchiamento. L’invecchiamento attivo consente alle persone di mettere a frutto il proprio potenziale per il benessere fisico, sociale e mentale lungo l’intero arco dell’esistenza e partecipare alla vita sociale, offrendo loro al contempo un’adeguata protezione, sicurezza e assistenza in caso di necessità”
È così che una èquipe di specialisti costituita daneuropsicologi, dottoressa Anna De Nigris, dottor Vincenzo Giorgio, da un esperto in nutrizione, la dott.ssa Titti Zagaria e dal prof. Felice Colasanto, esperto in chinesiologia applicata e ginnastica preventiva ed adattata, propone di condividere sul territorio una serie di attività che supportino l’invecchiamento, rallentando di fatto il decadimento funzionale e cognitivo.
Un pacchetto unico e vantaggioso per quanti volessero cominciare a pensare diversamente a se stessi: il laboratorio “Non è mai troppo tardi”. Questo è rivolto agli ultracinquantenni, al fine di offrire loro le opportunità di un percorso esperienziale multidisciplinare finalizzato all’educazione alimentare, all’allenamento cognitivo. alla ginnastica preventiva ed adattata.
Quest’ultima, l’attività fisica adattata, nasce dall’esigenza di permettere ad ogni persona di muoversi correttamente con lo scopo di prevenire malattie croniche, beneficiando degli effetti di una ginnastica preventiva e di mantenimento.
È questo il ruolo che la pratica del Pilates, dello Stretching e del Kiropratik Training ricoprono per la salute e il benessere.
Invecchiare in modo attivo ed in autosufficienza rappresenta, quindi, la premessa fondamentale, per godersi in serenità questo lungo periodo della vita ed una giusta dose di impegno e determinazione anche sotto il profilo alimentare può lenire gli effetti negativi legati al passar del tempo.
Anche l’allenamento cognitivo risulta fondamentale, per esercitare e potenziare le funzioni cognitive, quali memoria, attenzione, ragionamento, capacità di orientamento nell’ambiente, è una vera e propria “ginnastica per il nostro cervello”, allo scopo di incrementarne l’efficienza, così come il movimento vero e proprio, ma guidato e adattato
L’invecchiamento attivo va favorito. Attivarsi è l’unico modo per rinvigorirsi.
Riportiamo di seguito il calendario degli incontri per il 2016:
i principi della dieta mediterranea Mercoledì 30 marzo ore 18.00-20.00 presso libreria Mondadori, via Bologna 1
introduzione alle mnemotecniche Sabato 2 aprile ore 10.00-12.00
presso libreria Mondadori via Bologna 1
3. La ginnastica…per ritrovarsi nello spazio. Mercoledì 6 aprile ore 18.00-19.00
presso colasantoLAB, via Giotto 3
di facce e di nomi. Sabato 9 aprile ore 10:00-12:00
presso libreria Mondadori, via Bologna 1
and the Chair. Mercoledì 13 aprile ore 18.00-19.00 presso colasantoLAB, via Giotto 3
cronico-degenerative Sabato 7 maggio ore 10.00-12.00 presso libreria Mondadori, via Bologna 1
l’energia seguendo la via della medicina
tradizionale cinese. Mercoledì 11 maggio ore 18.00-19.00 presso colasantoLAB, via Giotto 3
memoria dei luoghi e strategie di orientamento
nell’ambiente. Sabato 14 maggio ore 10.00-12.00 presso libreria Mondadori, via Bologna, 1
Costo dell’intero laboratorio: 130 euro a persona
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi presso:
ColasantoLAB, via Giotto n° 1/3, 76123 Andria 3496616736
oppure 3496035340
neuropsicologiastudio@gmail.com
Formazione:
Programmi speciali:
Reception via Giotto
Reception via Giotto
Reception via Atene
Reception via Atene
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Programmi speciali:
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Competenze educative:
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