Dopo un anno di intenso impegno scolastico un gruppo di ragazzi della scuola primaria e secondaria di 1° grado “La Salle” e “Pio XII” di Roma si è incontrato con un altro proveniente da Andria e, accompagnati dal prof. Michele Colasanto e dai maestri Piergiorgio, Viviana e Cristina hanno vissuto un’esperienza fantastica a Campo di Giove, in Abruzzo. Inglese, sport, escursioni, tanto sole, natura e fantasia i motivi e i colori di questa vacanza.
L’arrivo e subito dopo l’assegnazione delle stanze per la sistemazione delle enormi valigie approntate per chissà quale viaggio e permanenza, eccitano tutti: si corre, si calcia, si urla, ci si fa sentire sui monti, alcuni pensano a casa e altri non ci pensano proprio; poi, doccia, cena, prima serata di conoscenza con lo staff di insegnanti, che è stato al loro fianco tutta la settimana.
Maria con le ragazze più grandi, Gianluca, Gabriele e Piergiorgio con i ragazzi, Viviana con le ragazze più piccole, Cristina con la macchina fotografica e in ogni gruppetto, Serena, l’insegnante di inglese e Michele con tutti.
Eh già! il prof con tutti, perché conosce tutti e cerca sempre di amalgamare e rendere le cose più semplici di quelle che sembrano. C’è un piccolo gruppo di Andria, sono quattro e sono Luigi il veterano, Riccardo, Giacomo e Felice, invece, qui per la prima volta. C’è il gruppo dei dodici della scuola “PIO XII” accompagnati dalla maestra Cristina, tutti Lasalliani nello spirito. C’è il gruppone La Salle, che si distingue per accoglienza e senso di responsabilità.
Questa la news della domenica: “Gentilissimi genitori, finalmente sono arrivati…ognuno con la sua valigia piena zeppa di vestiti, magliette, pigiami e tanto timore per una nuova esperienza, che li farà crescere. Incoraggiateli e spronateli a divertirsi semplicemente insieme a noi, godendosi la settimana per quello che viene…tutti dormono…cercano di dormire, ma l’adrenalina è “a mille”. Domani giornata di sport, inglese e…speriamo non piova…
N.B. le grandi non dormono…chissà come faranno domani”
La settimana si avvia con sport per tutti: chi in piscina, chi sui campi, chi in bicicletta e chi, un po’ controvoglia ad inglese. Si gioca in lingua, però, e dopo le prime resistenze si va tutti volentieri a lezione da Serena e, intanto, si evidenziano i primi grandi attori del Camp: Leonardo e Sambath, che inventano e coinvolgono subito tutti con un motivetto riguardante i Jeans.
La prima uscita per le grandi. Si è sparsa la voce che è stato avvistato un orso con i suoi due piccoli, allora la guida esperta cambia itinerario e alle 18:00 si parte per il campo base nel bosco e parte anche il comunicato stampa per i genitori preoccupati, che recita così: “Le mitiche 13 sono partite alle ore 18 dopo un briefing dove è stato spiegato a tutti cosa mettere nello zaino per la notte in tenda…sono: Letizia, Flaminia, Guenda, Chiara, Caterina, Giorgia, Sofia, Agnese, Margherita, Giulia N., Giulia S. Silvia e Martina. Sono in splendide tende azzurre, ma la loro preoccupazione prima della partenza non è stato l’orso o il lupo, ma da quanti posti è la tenda…come le stanze…grande gruppo! Le ultime notizie le davano a letto…ops…in tenda“.
Rassicuranti le prime fotografie del gruppo intorno al fuoco e, poi, il ritorno del portavivande. Certo la guida, William, ha spiegato loro che non va lasciato cibo nell’accampamento, ci sono anche i lupi molto più numerosi nel parco. Ci si chiude nelle tende montate poco prima e nelle tende da due ci sono anche tre ragazze, che si stringono appena è buio e il silenzio cala, mentre il cielo si riempie di luminosissime stelle, i rumori della notte sono amplificati, i grilli cantano alla luna e…ad un tratto ahuuuuuuuuuuuu!!!!! Ulula Gabriele per uno scherzo. Dopo le chiacchiere serali si dorme e al mattino si riparte…a poche centinaia di metri si trovano degli escrementi di lupo, sono passati di li!!!!
Mercoledì tocca ad un altro gruppo e l’eccitazione è triplicata. Sono i gruppi di Piergiorgio e Viviana, per loro l’avventura è stata ancora più emozionante e c’è qualcuno che non ha proprio dormito e puntando la torcia alla finestra retinata della tenda ha visto un orso in lontananza….brrrrrrrrrrivido!!!!!! Ma quella notte anche in hotel un misterioso animale bicefalo e dalle mille calzature si aggirava tra i coraggiosi ospiti…..finchè uno di questi credette di averlo visto e balzando in piedi e fuori della stanza dava l’allarme da vera “anatra del campidoglio”. Così la descrizione nelle news: “Dopo una serata di cabaret, in cui tutti si sono esibiti in bellissime invenzioni personali o di gruppo e mentre i registi discutevano dell’INDIPENDANCE DAY (domani, anzi, oggi, per capirsi), un urlo squarcia il nostro piano e, mentre la legione straniera, i riservisti e i pompieri della ridente Campo di Giove, gli elicotteristi e Noi si interveniva, già il corridoio era invaso dai componenti di tutte le stanze, che in fretta….anzi frettissima come un eco internauta faceva diffondere notizie improbabili. Si è visto un mille piedi con dei tentacoli muniti di chele acuminate capaci di tagliare dita e soprattutto le lingue e tutto quanto è nei paraggi a portata di zampa, la testa con delle corna sottili, simili ad antenne di lumaca lunga bavosa e senza guscio strisciava tra i letti e spruzzava tutto quanto incontrasse… Si sono rivoltati i letti, raccolto tutto quanto sotto i letti giaceva depositato fino alla partenza…in altra stanza un insetto volante ha cercato di sopravvivere, ma nulla, anestetizzato da spray repellente, è caduto schiacciato da una ciabatta…anche oggi è stata una gran bella avventura…domani, anzi, oggi chissà cosa ci aspetta…le news dal Camp”
Giovedì di sport e preparazione spettacolino finale….dai percorsi a piedi e in bici alla ricerca dei talenti teatrali, dalla scherma al tiro con l’arco, dal calcio alla pallavolo, dal tennis alla palla tamburello e, poi, al badminton e di nuovo il rugby e la famosa merenda del mattino (finalmente niente merende: pane e pomodoro, pane e olio tutto in proporzioni da bis e da tris) prima della sosta in piscina. In realtà, c’è stato anche pane e nutella qualche giorno.
Venerdì altra partenza avventurosa dei ragazzi con l’intrepido Gianluca. Mattinata di attività per gli altri e sport a non finire, pomeriggio di walking per le compere dei regalini e attesa per le avventure degli intrepidi. Purtroppo si inizia a sentire che la settimana è passata di già. Ieri sera è partita Sofia che, nonostante il braccio rotto, ha fatto tutto quanto si potesse fare senza batter ciglio…fantastica Sofia sempre così!!!! In realtà, ci siamo lasciati con un forte abbraccio e la voglia di vederci ancora al più presto testimoniata dalle lacrime.
Dopo un venerdì sera all’insegna del ballo e della musica, nonché delle preoccupazioni nell’email dei genitori per gli avvistamenti degli orsi e dei lupi, il sabato trascorre nella preparazione psicologica della partenza dell’ultimo gruppo di dame e cavalieri e così descritto nelle news: “Alle 18.00 dopo attenta e lunga consultazione 7 eroici cavalieri capitanati da sir Leonardo sono partiti con 5 bellissime dame incoraggiate dalle principesse Valentina e Martina…tutti accompagnavano la regina Cristina e la sua vassalla Serena, straniera di professione, gallica o sassone credo. Le guide, 2 omaccioni rudi e grezzi, locali e espertissimi, dotati di tende azzurre come il cielo, resistenti come l’acciaio e leggere come l’aria. Tutti eroici sulle tracce dell’orso Marsicano, ferocissimo e implacabile, seguito da branchi di lupi abruzzesi loro alleati. Intanto le dame Francesca, Elena e Beatrice impaurite si stringevano a corte pronte a tutto. Ma sir Lorenzo, Sir Francesco Do, Sir. Marco, sir Giuseppe, sir Francesco, sir Alessandro impavidi conducevano allo stremo delle forze il singolar tenzone con l’orso………buonanotte a tutti e a domani. M. C. “.
Domenica è gran festa, organizzata per l’arrivo dei genitori: tutti per la messa nella chiesa di Sant’Eustachio a Campo di Giove, dove un parroco meraviglioso, giovane e vitale ci accoglie; Giulia N., Fabrizio, Flaminia e Margherita servono messa e addirittura a Fabrizio è dato il compito di dispensare l’incenso; Giulia si muove con disinvoltura e Flaminia è una perfetta sparecchiatrice di altari, l’accompagna Margherita che non è da meno; leggono quasi tutti diretti e incoraggiati dalla presenza di fratel Raffaele, che dopo il ritiro è corso per il saluto finale.
Un’esperienza mozzafiato, bellissima anche nei momenti in cui qualcuno ha avuto nostalgia e, in verità, con grande senso di concretezza i genitori hanno avuto fiducia in noi e ci hanno fatto lavorare con grandi risultati. Tutti siamo cresciuti un po’, attraverso una piccola mancanza-coccolata piena di quell’amore educativo, che rende liberi nel pensiero e accoglienti nella testimonianza.
L’obiettivo del camp deve essere quello di accogliere, comprendere e così far crescere i nativi digitali, nostri figli, a contatto di una natura non virtuale, ma piena di profumi, colori, emozioni. Imprimendo nella mente di tutti i bambini le sensazioni, il gusto dolce-amaro in alcuni momenti della mancanza degli affetti in altri l’esaltazione dell’amicizia e della voglia di condividere con gli altri quanto di più bello si vive. L’appuntamento è per un’altra avventura l’anno prossimo, arrivederci.
prof. Michele Colasanto
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